Ultima recensione dell'anno immagino, almeno da parte mia...
Fresco fresco dal cinema a sfornare la mia personalissima opinione, calda di forno come una cartuccia di "action 52" appena estratta dal nes sul film che è un manifesto di tutti i giocatori dai 30 in su e di ogni retrogamer.
[cercherò di astenermi il più possibile dagli spoiler, tranquilli]
Bhe, la trama penso la conosciate più o meno tutti, c'è questo tizione di nome Ralph che di professione fa il cattivo di un cabinato a 8bit da salagiochi, in un videogioco che è un mix tra Donkey kong e Rampage.
Ralph è stufo di fare il "bad guy" e vuole a tutti i costi redimersi per essere finalmente accettato dagli altri abitanti del suo coin-op, così parte lungo la presa elettrica del suo box per raggiungere la ciabattia che collega al muro tutti i videogiochi della salagiochi e si immette in storie non sue cercando di ottenere la gloria sperata e tornare a "casa" non più da tizio-spaccatutto ma da amico.
Fin qui tutto ok, una storia molto Disney, godibile e per tutta la famiglia...
Se non fosse per un semplicissimo dettaglio: il film lo può apprezzare davvero solo chi ha passato ore a degenerare il suo cervello in un oceano di pixel a 8bit, "vivendo" quelle avventure, piangendo e ridendo con quei personaggi da console vintage di quando i giochi erano dei rettangoli perlopiù grigi e i tasti A e B erano i nostri migliori alleati.
Ralph spaccatutto fa emozionare come un film Disney ma fa ridere davvero solo se si è dei videogiocatori, questo è quanto; e in quella sala buia nel "silenzio" da cinema per famiglie si alzavano le risate di solo quattro ebeti (e non è per dire, le nostre risate erano le uniche a rompere le voci dei bambini e i borbottii dei genitori andati a vedere il film pensando che avesse come target 0-8 anni, ignorando completamente l'effettivo motivo che li avrebbe dovuti portare li).
Il film strizza gli occhi agli spettatori attenti, li strizza talmente tanto che alla fine escono delle lacrime, ma sono abbastanza convinto che quelle uscissero più dagli occhi dei soliti quattro ebeti di cui sopra che non dalla pellicola.
Ma in pratica, cosa si vede ci così eccenzionale?
un paio di cosuccie a caso:
-una Chun-Li che ti sculetta sullo sfondo passeggiando assieme a una Cammy altrettanto ondeggiante
-due scene da piegarsi che ironizzano sulla cpu di certi giochi molto in voga in questa generazione di videogiocatori
e non voglio dirvi altro anche se sarei tentato di suggerire molti altri dettagli [tra l'altro, nella scena della stazione/ciabatta elettrica se avete l'occasione guardando il trailer o quando uscirà in dvd, mettete in pausa per darvi uno scorcio a tutti i personaggi che fanno capolino sullo sfondo] ma la chicca migliore, la più succulenta per tutti i nerd non ha nemmeno a che fare coi videogiochi e si tratta di solo audio da pochi secondi (e non sono gli oreo!).
Aggiungerei poi una chiave di lettura che da giocatore di pokèmon dalla prima generazone non ho potuto fare a meno di notare, ma non è detto che sia voluta anche se, visto il contesto non ne sarei sorpreso: se sapete di cosa si tratta, durante il film pensate a missingNO.
Altro da aggiungere? Bhe, il film è comunque bello, sopratutto bella è la metafora del "destino programmato" che si può cambiare, adattissimo ad un videogioco.
Bello anche il connubio tra generi videoludici diversi tra loro e le "citazioni indirette", vuoi per mancanza di licenze, vuoi per evitare che il citazionismo si imponesse sopra la trama principale. Un protagonista molto Disney "burbero dal cuore d'oro" al quale si vuol bene fin da subito senza essere però troppo zuccheroso e una co-protagonista alla quale non si può fare a meno di affezionarsi tanto quanto al ragazzone spaccatutto, che strizza l'occhio al classico stereotipo nipponico della ragazzina kawaii (tanto che in Giappone il titolo del film è stato cambiato in シュガー・ラッシュ"shugaa rasshu" ovvero sugar rush, il videogioco di kart caramellosi che diventa il teatro di una buona fetta di film; deviando l'attenzione sulla piccola Vanellope -e qui si ringrazia la fidata fonte che ci ha fornito la dritta ;D-). La trama comunque si racconta da sè se si sta attenti ai dettagli, prestando attenzione ci si renderà conto che molti indizi sono già sparsi nel film anche se fatti passare abilmente come dettagli secondari e questo aggiungerei che è più un pregio perchè riguardando alcune scene ci si farà quattro risate a scoprire i vari indizi nascosti.
Ci sarebbero mille e mille altre cose e cosuccie da aggiungere riguardo alle varie nerdate del film e a contarle tutte non si finisce più; per concludere diciamo che in fin dei conti è Disney quindi è sempre un prodotto valido, personalmente mi ha emozionato di più rispetto ad altri film di questa casa produttrice (sopratutto facendo il paragone con Toy Story, Ralph spaccatutto vince lanciando Sega Megadrive e Super Nintendo sopra ad una pila di giocattoli confinati in un angolo della nostra infanzia), lasciando al sottoscritto alla fine quel sorriso soddisfatto da "lunga vita all'8bit"
Un paio di cose che poi chiudo che si è fatto tardi.
Il doppiaggio italiano non è purtroppo dei migliori, alcune voci suonano decisamente meglio in originale e consiglio almeno una volta di guardarvelo così, anche perchè molte delle battute in inglese sono andate perse e in generale, almeno io, ho avuto l'impressione che abbiano pulito il linguaggio per rendere il film più da bambini (cannando completamente senza capire il reale target della pellicola!).
Il film merita almeno un paio di sedute, una per la trama e una per godersi le chicce.
Da guardare assolutamente perchè di per sè la storia è comunque bella ma se non avete mai dovuto soffiare in un videogioco o in una console per farlo partire allora forse conviene noleggiarlo piuttosto che fiondarvi al cinema ;)
scene particolarmente lol non-obbligatoriamente-nerd
Alla prossima allora!
E sfrutto l'occasione anche per augurarvi buon anno nuovo a tutti i nostri lettori e clienti! grazie per l'attenzione e il supporto, spero ci farete sempre compagnia anche l'anno prossimo! ^^
Allora arrivederci al 2013 con altre recensioni! (giurogiurogiuro che la prossima volta faccio un fumetto, ce l'ho anche in testa... assieme ad un'altra cosuccia da mettere nello stesso articolo per ragioni puramente personali...)
Salve a tutti, è lunedì e la settimana è appena cominciata, quale momento migliore per una nuova recens----
Fermi tutti, nessuna recensione questa volta!
Per 'sto giro, voglio prendermi una piccola pausa dalla mia -breve- attvità da recensore e parlare un po' di uno dei miei generi cinematografici preferiti.
Ebbene, forse non tutti voi sapete che il sottoscritto Taku è invero un grande appassionato di film kaiju.
E chemminchia sono i film kaiju, direte voi (giustamente); i film kaiju sono quelli con i mostri giganti che non hanno niente di meglio da fare che picchiarsi a Tokyo e dintorni.
-Ecco che parte lo spiegone da chilo-Capostipite assoluto del genere è Godzilla, il re dei mostri, il dinosauro dal fiato atomico, spettro del terrore nucleare che colpì il Giappone nel 1945.
Godzilla nacque come simbolo della devastazione di Hiroshima e Nagasaki, facendo la sua prima apparizione nel 1954, al suo debutto nell'omonimo film GODZILLA.
Dai toni cupi e serissimi il film non era un B movie, ma la metafora di una vera catastrofe; da allora però il godzillasauro è cambiato molto, passando da distruttore ad amico dei bambini a difensore della terra fino a tornare iconica bestia massacratrice di mostri e città.
Nella sua lunga carriera, il grande G ha affrontato un'intera galassia di nemici e combattuto assieme a potenti alleati, dal potente Ghidora (o Ghidra, se vi garba di più) al suo alterego meccanico Mechagodzilla...
Attraversando talvolta però periodi di magra dove alle epiche battaglie con imponenti nemici il "nostro" si è trovato a prendere a botte (ed essere spalleggiato da) un ragguardevole numero di mostri pezzenti e assai rimbambiti.
ED ECCOCI AL VERO MOTIVO DEL POST! dare un po' di visibilità a questa schiera di ridicoli desperados!
Ma per semplificare le cose e dato che alcuni di questi appaiono tipo per qualche secondo in un singolo film senza poi riapparire mai più in tutta la saga, facciamoci una top 10.
ED ECCO A VOI LA TOP 10 DEI PIU' RIDICOLI MOSTRI APPARSI NEI FILM DI GODZILLA!
Allora si comincia! Nell'angolo rosso, direttamente dall'Isola dei Mostri, con 60,000 tonnellate di peso e 100 metri d'altezza, il terrore atomico! il dinosauro invincibile! il Re dei mostri GGGGGGGooooodzilla!!!!
Nell'angolo blu invece... un cospicuo numero di pezzenti...
DECIMA POSIZIONE - TITANOSAURUS
Titanosaurus, un mostro che, tutto sommato, non è poi nemmeno così malaccio, in fin dei conti è una sorta di dinosauro marino (bipede... ma voi non guardate i dettagli che noi si parla di tizi in costume da mostro che si dan sberle, orsù!), se non fosse che merita un premio per il verso PEGGIORE in assoluto tra tutti i villan apparsi nel franchise.
Ascoltate...
No, sul serio, parliamone... Non è il gorgoglio più irritante che abbiate mai sentito?! E la bestia qui, di base sarebbe anche un "paifico erbivoro" ci credo che poi Godzilla lo prende a randellate il coglione!
Piccolo trivia: la sua prima (e a quanto ne so unica) apparizione è nel film che in originale si chiamava "il contrattacco di Mechagodzilla", in Italia è stato tradotto con "distruggete kong! la terra è in pericolo!"
il titolo non si riferisce, come si potrebbe pensare, a king kong... no, fa riferimento al coglione qui sopra, che nella versione italiana è stato chiamato "TITANOKONG"
Che a quanto pare suonava più figo chiamarlo così... Povero stronzo...
(Ah, e Mechagodzilla qui lo chiamano MEGAgodzilla, ma è il meno visti i disastri di traduzione dei film jappi dell'epoca...)
NONA POSIZIONE - BARAGON
Un altro mostro che non si meriterebbe la nomea di pirla (sopratutto perchè nel videogioco per ps2 Godzilla Unleash sembra un tenero cagnolino e fa tenerezza).
No, è che il disgraziato si è fatto anni di terapia psichiatrica per come è stato trattato dalla Toho, povera stella.
Baragon apparve per la prima volta in "Frankestine conquista il mondo" facendo da sostituto di Godzilla (e prendere mazzate al posto suo), in un film con un mostro di Frankestine grande quanto un grattacielo come protagonista (ಠ_ಠ).
Poi, dopo questo incredibile schiaffo morale, il poveretto viene *circa* inserito in "destroy all monsters" (dove comunque non fa una mazza).
Passata l'era Showa (1954-1975), dove sarebbe dovuto apparire in molti altri film ma sempre preso a calci da altri mostri e lanciato fuori dallo script del film, finalmente, nella serie millennium riappare nel suo nuovo desing riadattato ai tempi moderni, assieme a Mothra, King Ghidora e ovviamente Godzilla, e il film che segna il grande ritorno del bistrattatissimo Baragon è intitolato:
Godzilla, Mothra & King Ghidorah: Giant Monsters All-Out Attack
niente, l'hanno lasciato fuori dal titolo... come se nemmeno fosse mai stato presente sulla pellicola...
OTTAVA POSIZIONE - MANDA
Nulla da dire in particolare su di lui, è semplicemente inutile, avete presente Baragon? bene, più inutile di lui, non è stato inserito nemmeno in un videogioco, MAI.
Ma a quanto pare era abbastanza importante da essere inserito in "Godzilla Final Wars"... per tipo 40 secondi... Lammerda di mostro...
SETTIMA POSIZIONE - MOGUERA
Guardatelo il coglione, guardate la sua faccia da cretino, quando si guarda allo specchio si chiede "Ma cos'ho fatto di male nella vita? Potevo mica assomigliare a Mechagodzilla e non ad un GORMITA METALLICO?!"; perchè è così, Moguera non è altro che il cugino nato male di Mechagodzilla.
Sulla pagina di Godzilla-Italia elencano tra le sue armi: "Volo ad alta velocita' - Puo' volare nello spazio - Raggio laser dagli occhi e dal busto - Puo' lanciare missili dalle mani"
cioè tipo tutto quello che può fare Mechagodzilla... Solo che lui lo fa peggio (ed è anche brutto una cifra).
SESTA POSIZIONE - KING KONG
Voi pensavate che il titolo del film con "Kong" non centrasse nulla con la serie di Godzilla... E invece no! Centra eccome! Infatti King Kong è stato il secondo avversario di Godzilla!
Ebbene vi chiederete voi, ma come cavolo può combattere King Kong contro Godzilla?! Non ha speranze!
E io vi risponderò: ma voi perchè vi ponete simili domande? E' ovvio che non può, infatti il ruolo all'inizio era stato pensato per Frankestine!
Eh!
Che domande sceme!
...
E ancora non sapete che King kong si rinforza con l'elettricità!!
...
Un po' di spiegazione va':
Originariamente, il film doveva vedere Frankestine a fare a botte con il re dei mostri, ma poi fu sostituito con King Kong perchè l'idea di base era fare un film con il mostro dell'est contro quello dell'ovest,
la battaglia dei titani (poi, come detto prima la Toho riciclò l'idea con mr.jella al posto di Godzilla).
Ora, era tardi per cambiare lo script, così tennero tutto com'era, niente spiegazioni, king kong è semplicemente gigantesco, diventa forte con l'elettricità (che doveva chiaramente essere
una caratteristica di Frankestine), e vola su dei palloncini (accade sul serio, non sto scherzando).
Ultime due cose: per anni, si mormorò di un doppio finale, uno per l'oriente e uno per l'occidente, in cui i rispettivi mostri trionfavano. Una balla allucinante che però fu anche riportata su molti libri dell'epoca, in realtà il finale è aperto e spetta allo spettatore decidere l'esito della battaglia. Questo agli americani non andò giù e editarono il film in modo che nella versione statunitense alla fine si sentisse il verso trionfante di king kong...
Ah, anche ai tedeschi non andò giù che il loro mostro fu tolto dallo script, così per molti film dell'epoca Showa fecero in modo, col doppiaggio e scene inserite, che alcuni mostri apparsi nei film
fossero creati dal dottor Frankestine. (ಠ___ಠ)
QUINTA POSIZIONE - HEDORA
Ecco a voi il mostro fatto di cacca!
Niente scherzi, quest'immane ammasso di schifo prende il nome dalla parola giapponese "hedoro" che vuol dire "fanghiglia, sporco", è letteralmente fatto di rifiuti e liquami e fa la sua apparizzione in uno dei film più bizzarri della serie.
Il film include, tra le altre cose: spezzoni a cartoni animati, nozioni scientifiche, scene di palazzi che collassano da soli senza audio, balli in LSD con gente che indossa maschere da pesce e un Godzilla che vola.
...
QUARTA POSIZIONE - MINILLA
Oh mioddio... Perchè? Perchè il figlio del re dei mostri deve assomigliare all'omino Michelin dopo che gli hanno gettato dell'acido in faccia?!
(Tra l'atro essendo Godzilla un dinosauro, ed essendo i dinosauri leggermente estinti non si sa chi sia la madre... ma stiamo pur sempre parlando della Toho quindi il problema non si pone poi tanto).
TERZA POSIZIONE - JET JAGUAR
Ed eccoci infine sul podio!
In terza posizione abiamo Jet Jaguar, un mecha che sembra... sembra un...
(A parte povero coglione? Si, a parte quello).
Se avete risposto "un disegno di un bambino delle scuole elementari" avete vinto!! complimentoni!
...
Esattamente, Jet Jaguar è stato ideato da un pargolo nipponico in seguito ad un concorso dell'epoca per disegnare il proprio super-eroe (una cosa tipo kamen rider insomma).
La Toho aveva progettato un film con lui come protagonista (HAHAHAHAHAHAHAHA) poi però, per motivi di marchio, c'hanno schiaffato dentro Godzilla all'ultimo (che mica si poteva riciclare Baragon, sarebbe stato il team-up più imbarazzante della storia!).
Il risultato è uno dei peggiori film d Godizilla di sempre, stock footage dei film precedenti ficcati dentro con lo sturacessi, alcune volte con mostri che nemmeno erano nella scena, una trama ridicola (che coinvolge il popolo umano che vive nel sottosuolo -vestiti con comodissimi abiti di plastica- e che, infastidito dagli esperimenti nucleari al piano di sopra, manda democraticissimamente
UN MOSTRO-INSETTO GIGANTE CON DELLE TRIVELLE AL POSTO DELLE MANI a distruggere a civiltà a livello mare, e un co-protagonista con una faccia da pirla che metà basta (e avanza)).
E come ciliegina sulla torta, eccovi il tema musicale di Jet Jaguar
"Gojira to Jagaa de PUNCH PUNCH PUNCH"
(il premio era questa bella canzone quà, contenti vero?)
SECONDA POSIZIONE - GABARA
Il mostro del peggior film di Godzilla DI SEMPRE.
Ma non concentriamoci subito sulla bestia, prendetevi un attimo per godervi la trama:
Un bambino fan di Godzilla è preso d'assalto dai bulli a scuola e successivamente viene rapito da dei malviventi, durante il rapimento, prende una botta in testa e sviene.
Ora, checcazzo ha a che fare questo con il re dei mostri? Semplice! Da svenuto sogna di essere nell'isola dei mostri dove diventa amico di Minilla (che culo eh!) e quest'ultimo
gi dice (oh si, perchè qui Minilla parla
come un coglione ma parla) che deve diventare forte e coraggioso (nel mentre, tra vari stock footage di altri film di G.) Minilla viene forzato a combattere dal padre contro questo rincoglionito di Gabara, alla pari di un sacco da allenamenti.
Una battaglia ridicola, il bimbo si risveglia, scappa bla bla bla FINE.
Ma in fin dei conti, cosa ci si può aspettare da un mostro rettiliforme coi capelli e per di più STEMPIATO?! E non voglio aggiungere altro su questo ebete.
PRIMA POSIZIONE - KING CAESAR
Guardatelo, guardatelo e ridete!
Ma come stracazzo gli è saltato in mente a quelli della Toho di inserire un simile deficente in un film?!
E ce ne voleva per superare Gabara!
Cioè, ci voleva proprio tutta la loro inventiva per uscirsene con una simile stronzata!
Urge una spiegazione però: il film è ambientato ad Okinawa, e fose non tutti sanno che nella mitologia del luogo compaiono questi esseri chiamati shisa, una sorta di divinità protettrici a
metà tra un drago ed un leone. E fin qui tutto ok, non fa una piega, il film è ambientato ad Okinawa, usiamo la mitologia del luogo...
MA POTEVANO MICA USCIRSENE CON QUALCOSA DI MEGLIO?! Cioè, la Toho negli anni ha sfornato mostri con un desing accattivante, per l'ultimo film dell'epoca Showa potevano mica
lavorarci un po' di più?! Se il problema di Gabara era avere troppi pochi peli (in testa) questo ne ha troppi... E ha pure le scaglie! (per non parlare delle orecchie da labrador ASSENTI sugli shisa mitologici).
King Caesar tra l'atro per metà film dorme... Viene svegliato dalla canzone di una discendente dell'antico popolo di Okinawa per salvarli da Mechagodzilla e, da quel momento in poi non fa altro che venire preso a calci in culo. LETTERALMENTE.
Per tre quarti del suo tempo sullo schermo o si nasconde dietro a delle rocce o dietro a Godzilla... Che mostro del cazzo...
Ah, ma a quelli del film frega qualcosa? EEEH! tutti li a dire "E grande Caesar di quà" "E il nostro salvatore di là", quando appare lui tutti a sorridere come ebeti...
Oh, e volete sapere qual'è il suo potere? Respingere gli attacchi energetici... CON GLI OCCHI. ಠ_____________ಠ
Cioè, se viene colpito dovunque TRANNE che negli occhi il colpo lo incassa, cade, rotola e si va a nascondere... ma con gli occhi può respingere i raggi laser, lui! (lasciate stare che Mechagodzilla
è armato di tonnellate di missili che gli escono anche dal... insomma avete capito).
Ora la chicca finale, il nome.
Nel film si parla esplicitamente di SHISA...
Il film è ambientato ad Okinawa...
Ora, te, traduttore italiano dei film della Toho... capisco che possa risultarti difficile comprendere la parola "mecha"... capisco che "titanosaurus" fa un poco cagare come nome...
Ma ti è proprioproprio così difficile intuire che magari 'sta bestia puzzolente magarimagari c'ha più a che vedere con la mitologia giapponese che non con GIULIO CESARE?!
Bene, qui chiudo il mio articolo sui mostri rimbambiti, spero vi sia piaciuto e che l'abbiate trovato informativo,
probabilmente in futuro tornerò a scrivere dei film della Toho e magari al prossimo giro vi parlerò di qualcosa che vale la pena d'esser visto... o magari no.
Anche perchè di film coi mostri nippogiganti ne ho piena la mia videoteca personale, quindi è molto probabile che vi troviate qualche altro articolo così sotto il naso presto o tardi...
Però magari sul prossimo articolo recensisco di nuovo qualche manga.
Alla prossima ;D
P.s. Nell'articolo ho escluso per ragioni di tempo e voglia (sopratutto voglia) molti mostri degni di nota della Toho che però non centravano nulla con la serie di G., magari una di queste volte parlo anche di loro...
Però ormai siamo nel periodo in cui si cercano i regali di Natale per le persone che ci sono vicine.
...no, cioè, io no. Gli altri. (qua ci metterei un bel Grinch; ma poi nel post con gli auguri che ci andrei a mettere?)
Quindi, anziché iniziare a parlare del fatto che è ancora (fine) novembre e ci son già le decorazioni in giro, e che ormai non può finire una festività che già ci propongono di spendere per quella nuova, vado avanti con questo articolo, in cui parlerò di idee regalo carine, infarcendo il tutto con chiacchere incoerenti...così, per fare back-ground...
Infatti vado a parlarvi di:
TAZZE UFFICIALI MARVEL!
...Perchè si ha comunque diritto di staccare, tra una lezione ed un'altra, indipendentemente da cosa dice la Prof. Munroe! ..solo per il fatto che il nostro genoma mutante ci fa teletrasportare ("dove" è ancora un mistero) involontariamente i compagni quando sbadigliamo...
Quindi, direttamente dalla cafeteria dello Xavier Institute (esatto! proprio quello gestito da "Chuck"):
(quando pesco il pubblicitario che ha fatto la foto di un oggetto bianco in campo bianco...)
...O anche, tra un'incursione, un intervento armato, un'indagine o... che ne so che combinano allo S.H.I.E.L.D... sta di fatto che le danno in omaggio al momento dell'assunzione, così che ogni agente se la possa piazzare alla postazione:
Erano arrivate anche quelle dell'HYDRA, ma chissà come mai, son state vendute tutte subito...
Hail HYDRA!
...Bisogno di una pausa dopo ore passate a ricercare energie alternative? Si, è vero, mentre produceva armi era decisamente una ditta più simpatica, però poi Tony ha deciso di cambiare settore...e di tenersi la manutenzione di Iron-Man tutta per se...mas'cio...
Cmq, sempre compresa nel contratto d'assunzione:
Poi ci sono anche le tazze di Spiderman/Venom, del Punitore, dei F4 e di Cap.
Ecco, dai.
Per stavolta è tutto, spero di aver tediato il giusto voi lettori. };D
Forse dalla prossima volta inizierò pure ad accettare Commenti & Critiche (da qui in poi C&C).
Alla prossima!
Buondì a tutti! Qui è Taku che scrive e che si rende conto che, dopo un intro da cretino (ma giuro ha un suo senso!) si scusa per il lungo silenzio del blog!
(che se andiamo avanti così mi ci si vengono i maya a prenderci a scappellotti che non scriviamo più nulla di senso compiuto da mesi e che fa a tempo a scadere il loro calendario prima di una nuova recensione-fregniaccia... E citarli è doveroso visto l'argomento in questione!).
Ma veniamo al punto del giorno! Oggi, vista la recente uscita del nuovo anime che ha fatto esaltare il sottoscritto e il Celacanto -e forse anche il misterioso K-, che si ripromette di narrarci le molte serie del manga "Le bizzarre avventure di Jojo" vicisi spiega perchè vale assolutamente la pena di leggerlo! (E colgo l'occasione di farlo ora perchè già me la sono giocata la volta scorsa della ristampa e chissà sennò poi quando mi ricapita di parlarne!)
Andiamo con ordine: tanto per cominciare, di cosa tratta questa epopea del manga?
"Jojo" (per praticità) è stato pensato come una rivisitazione del comics supereroistico in chiave manga, il risultato finale è molto particolare, Hirohiko Araki sfrutta in maniera singolare il concetto dei "super poteri" creando qualcosa di completamente diverso da qualsiasi altro fumetto action-combattimento, dando una caratterizzazione unica all'opera che stuzzicherà i gusti del lettore risultando appunto bizzarra - ma al quantempo intrigante-.
Spesso l'autore avrà trovate e darà spiegazioni tra il geniale e l'assurdo ma per poter apprezzare questo manga bisogna assolutamente entrare nell'ottica di accettare ciò che si ha di fronte come si accetta un Indiana Jones che si salva da un'esplosione atomica dentro ad un frigorifero, poi vi spiego perchè (dell'accettazione, mica del frigorifero).
Ma so ora cosa state pensando: "Si ok, Taku , il solito preambolo/polpettone blablabla, stringi e in soldoni parlaci un po' della trama!".
Ecco, questo è il punto difficile della faccenda (strano nhe'?! xD), perchè non posso effettivamente parlarvene senza farvi degli spoiler, per cui cercherò a modo mio di darvi le linee generali della narrazione: Jojo è un manga costituito da sei serie più due (attualmente, l'ultima serie è ancora in corso di pubblicazione in giappone). Ogni serie è collegata da un filo logico ma si può dire che la narrazione vada a blocchi da tre, che, cercando di non spiegare troppo identificherò coi seguenti nomi: "la maschera di pietra", "la punta di freccia" e "la rinascita" (nell'ultimo caso si sta parlando di un blocco non ancora concluso ma visto il modus operandi dell'autore non ho dubbi che userà lo stesso schema a "trilogie" ...e chissà se Araki ci riserverà altre sorprese concluso questo ciclo!).
Più nello specifico la prima "trilogia" narra della famiglia Joestar e della sua lotta alla spaventosa maschera di pietra, un potentissimo artefatto che ha la facoltà di risvegliare oscuri poteri; la seconda è un'indiretta conseguenza della prima e tratta di un altro artefatto, la punta di freccia e del caos che il suo potere scatenerà sul mondo, dal Giappone all'America passando anche per il Bel Paese; ed infine, la "rinascita", uno sconvolgimento totale degli eventi alla fine della sesta serie porterà alla più "quantistica" delle conseguenze!!
Ora parliamo un po' di stile di disegno (che qui Taku ha finto di fare l'artistico e deve fare il saputello a sproposito).
Deve piacere. Non ci sono grandi giri di parole da fare, Araki ha il suo stile che muta molto nel tempo, partendo come allievo di Tetsuo Hara, con corpi da Schwarzenegger che cambiano dimensione ad ogni inquadratura...
...ad esili e filiformi modelli nelle serie più recenti (tanto da ispirare una collaborazione con Gucci).
Ma indipendentemente da tutto ciò ha un modo di rappresentare i corpi tutto suo, all'ordine del giorno infatti ci sono pose assurdamente plastiche dei personaggi, degni della più sfrenata fantasia di alcuni scultori neoclassici, un tratto fortemente caratteristico che sposa caratterizzazioni cyberpunk con cuoricini, colori sgargianti e musica rock.
Quindi, si diceva, una commistione molto particolare che a non tutti piace e che spesso si impara ad apprezzare col tempo, ma man mano che ci si fa l'occhio inizia a guadagnare sempre più punti interesse; è una strana sensazione che raramente si prova leggendo un fumetto, ma se non fosse così non si meriterebbe il suo appellativo, no? ;)
Mi soffermo un secondo anche sulla spiegazione del titolo del manga. Ma in effetti cosa significa veramente? Ebbene, Jojo non è altro che il soprannome di ogni protagonista di ogni serie del manga, unione di sue sillabe del suo nome: JOseph JOestar, JOtaro kuJO, GIOrno GIOvanna, ecc... Un escamotage davvero interessante a mio avviso.
Ora ricolleghiamoci all'imput di quest'articolo: perchè il fatto che sia uscito questa seria animata è un evento tanto interessante?
Di Jojo in realtà fu fatta anche un'altro anime qualche anno fa ma A) trattava solo della terza serie B) era corta, disegnata male e doppiata peggio.
Il nuovo anime inizia dalla prima serie seguendo abbastanza fedelmente -per ora- tutta la vicenda, tagliando giusto il necessario per rendere più scorrevole la narrazione. Disegnato in maniera moto fedele allo stile dell'autore e "moderando" lo stile di disegno (data l'evoluzione vista prima) e con alcune chicche stilistiche che i più sfegatati fan di Araki sicuramente apprezzeranno.
Adesso veniamo un attimo al punto su cui avevo sorvolato prima, "l'accettazione". Allora, Araki è una sorta di genio, e il prezzo della genialità è la cugina sregolatezza; dove voglio arrivare con questo giro di parole?
Alle trovate dell'autore. Araki nello stesso tankbon può susictare una serie di reazioni diverse a seconda della scena:
A) "Ommioddio! Questa è una genialata assurda! Quest'uomo è un mito!"
B) Sorrisi, talvolta di soddisfazione, altre volte più imbarazzati
C)
Perchè se da un lato è geniale inventarsi una spiegazione completamente innovativa riguardo ad una creatura mitologica e farla collimare con civiltà antiche, potere della respirazione, meditazione zen e fisica molecolare
dall'altro lato fa alzare il sopracciglio sentir citare alcune caratteristiche fisiche di un personaggio palesemente mai apparse prima per giustificare una scena per poi farle scomparire per il resto della serie e farle riapparire solo quando fa comodo o disegnare alcune cose che non stanno in piedi con la successiva spiegazione che gli si attribuisce.
In questo mi sento di dire che la nuova serie animata supera il manga, aggiunge coerenza ad alcune situazioni e ne spiega più chiaramente altre, facendole collimare in maniera più organica rispetto alla controparte cartacea.
Detto questo, vale la pena di leggere questo manga quindi? A mio avviso assolutamente si! Però attenzione! Come detto prima non è una serie adatta a tutti i gusti, è sicuramente valido, interessante ed innovativo, dei personaggi fantastici e carismatici (ZA WARUDO!), una narrazione che parte leggermente a rilento ma che dalla metà della prima serie in poi inizia a prendere velocità tenendo sempre di più il lettore attaccato al tankbon e finita una serie si è spinti dalla curiosità di sapere cosa c'è nella successiva; data l'imprevedibilità del folle Araki ci si può aspettare veramente qualsiasi cosa!
Come per BLAME! vi posto il link della nuova serie animata -sub ita-
http://italiafilm.tv/anime-e-cartoon/6178-le-bizzarre-avventure-di-jojo.html
è ancora in corso di lavorazione ma la consiglio a tutti coloro che hanno interesse ad avvicinarsi a questo intrigantissimo manga e che non sanno ancora a cosa stanno andando incontro, o a chi già ha letto il manga e aspettava da tempo una meritevole trasposizione in anime.
(anche in questo caso nessuna casa ha ancora acquistato la serie, quindi nessun problema per i diritti... ma mi raccomando, se escono i DVD/blue ray e volete seguire la serie comprate i prodotti originali, che qui noi mica si fomenta lapirateria informatica! ;) )
chicca finale prima della consueta (?) scheda & valutazione vi lascio con la sigla finale con musica e testo degli Yes e una bella carrellata di personaggi della prima serie *phantom blood*
(AH! Un'ultima cosa prima delle consuete modifiche ortografiche... WRYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY!!!!)
Autore: Hirohiko Araki
Edito da: Star Comics
Prezzo: 6,00/7,00€
Pagine: 300 ca.
Volumi: 32 (in prosecuzione)
Reperibilità: 2,5/5
Voto sull'opera: 4,0/5
Che poi quindi si diceva che c'erano in ballo dei caffè? vale ancora, si? in caso... T:3, N:3, K: ZALGO!
Oh beh...siccome non viene postato nulla da un pò ed ora che ho visto che posso entrare, magari...prima o poi...secondo ispirazione, scriverò anch'io qualcosa qua, tanto per fare del terrorismo. };D
...Sempre che questo post funzioni...
...anche da autodidatta non pare complicatissimo :D
Che dire di un film perfetto!?!?
Sinceramente, ho avuto un orgasmo, anzi due.
Premetto che da qui in poi partono SPOILER, per chi ancora non l'avesse visto.
Ho sentito in negozio molti pareri contrastanti riguardo questo ultimo film della trilogia di Nolan, lasciate che vi spieghi la grandezza di questo film con la mia solita mini-recensione-fatta-male.
Per gli amanti di Batman questo dovrebbe essere il film definitivo, Nolan ha saputo condensare le quattro saghe fumettistiche più belle della storia del Cavaliere Oscuro in poco meno di tre ore: La nascita del Demone, No Man's Land, Knightfall e Batman RIP (se non le avete ancora lette, fatelo, per voi...).
Chi, come me, ha letto tutto e di più dell'eroe della DC Comics, sarà rimasto molto colpito dalla caratterizzazione dei personaggi, già lo si notava nei due film precedenti, ma in questo fanno il botto!!!
Gordon è impeccabile, il poliziotto giusto, corretto, che non si spezza, eroico, determinato, ma schifosamente umano.
Alfred non lascia spazio a nessuna congettura, si capisce chiaramente, come successe fumettisticamente in Batman RIP, che è lui il "padre" di Bruce, quello che lo ha amato, che lo ha cresciuto, che ne ha visto la disfatta. Mi è stato difficile, durante la proiezione, non ripensare a quelle scene del fumetto in cui Bruce, ormai allo stremo delle forze, trova conforto nell'unico indistruttibile pilastro della propria vita, in quella persona che costantemente lo ha appoggiato, nel bene e nel male, anche quando lui gli ha voltato le spalle; l'unica persona che Bruce, alla fine di Batman RIP, chiama padre.
Bane è perfetto, mi è piaciuta molto la scelta di non usare la maschera da lottatore messicano come nel fumetto, rendendolo più realistico, come anche la scelta di non nominare mai il Venom (la droga che Bane usa nel fumetto), lasciando però intendere allo spettatore che non ha davanti un uomo comune, bensì un rullo compressore, che spacca muri, carotidi e schiene a mani nude.
Talia...LOVE!!! La amo nel fumetto e l'ho amata nel film, piccolo particolare: sarò bravo io, ma ho capito subito che era lei...basta fare un po' di mente locale sul fumetto. E' la seconda donna, per importanza, nella vita di Bruce, ci finisce a letto una notte e basta, la scena del risveglio è uguale o quasi a quella del fumetto e lei ha una cicatrice!?!? DAI!!! A CHI VUOI FARLA, NOLAN!?!?
Blake (Drake, Tim Drake, è lui, è troppo evidente) è un ottimo personaggio e adoro il fatto che Nolan non abbia optato per l'inserimento del fottutissimo Dick Grayson, creando comunque un "Robin" degno di nota.
Selina Kyle/Catwoman è la versione della Gatta che più, a mio parere, si avvicina a quella del fumetto degli ultimi anni. Simpatica l'idea di dotarla dell'umorismo che la contradistingue nel fumetto e stupende le due/tre scenette in cui lei prende in giro il protagonista.
In molti mi hanno fatto l'appunto che il film, soprattutto nel finale, è troppo veloce e troppo caotico, che salta da una scena all'altra senza lasciare il tempo allo spettatore di capire cosa succede, ma al contrario io ho trovato quasta soluzione stilisticamente perfetta. E' come stessi leggendo il fumetto, Nolan usa perfettamente le tempistiche cartacee. In pratica, se voi foste alla lettura del fumetto, le azioni del finale sarebbero in simultanea e voi vedreste le vignette che si susseguono senza sosta, prima Batman tira una sventola, poi Gordon sale sul camion, in contemporanea Bane blocca il pugno di Batman e Blake parla col poliziotto sul ponte...ecco la grandezza di Nolan, tramutare la tipica tempistica cinematografica in cartacea.
Ok, finisco col dire che se il buon Chris volesse fare un'altra trilogia, ben venga, anzi deve farla...magari con Blake nei panni di Nightwing.
Buongiorno a tutti ed eccovi alla nuova recensione di Taku.
(YAY!)
Oggi voglio parlarvi di Blame, di Tsutomu Nihei, gran bel manga...
Se prima vi date una martellata in testa dimenticandovi così di ogni intenzione di seguire una qualsivogia "trama".
Scherzi a parte, Blame è un bel manga ma non aspettatevi di capire ciò che avete di fronte; diciamo che più che per la storia, Blame merita per l'impatto visivo, le architetture futuriste e alienanti di Nihei sono uno spettacolo per tutti gli amanti del cyberpunk, una serie infinita di cunicoli, gallerie, atri e quant'altro vi immergeranno in un mondo cupo e desolato, oscuro e soffocante, dove non c'è spazio per il genere umano.
La trama tratta di Killy, un ragazzo, apparentemente umano (ma sin dalle primissime pagine si intende che, come tutti gli abitanti di quel mondo, è tutt'altro, date le sue capacità rigenerative, poter sopravvivere centinaia di anni in un ascensore in discesa senza mangiare, ecc...), che vaga tra i vari piani del "dungeon" che sembrano non avere mai fine, alla ricerca dei misteriosi "geni per i terminali di rete" armato solo di una pistola detta "irradiatore gravitronico"; un'arma potentissima in grado di aprire voragini tra i vari piani del labirinto cibernetico. Durante la sua ricerca è osteggiato dalle safeguard, esseri meccanici posti a difesa della Net Sphere, una sorta di "bot" costantemente a caccia di chi cerca di introdursi illegalmente nella rete; e dagli esseri di silicio, altre creature che sembrano uscite direttamente da Hellraiser, che cercano di introdursi nella rete ad ogni costo.
Durante il suo viaggio tra i vari piani Killy incontrerà altri personaggi che lo aiuteranno nella sua ricerca; tra tutti, la scienziata Cibo, compagna di Killy per buona parte del suo viaggio.
Nonostante comunque la validità dell'opera, con i dialoghi ridotti all'osso (che nell'edizione italiana sono stati gentilmente pasticciati per dare un senso a quei pochi balloon tra un piano che esplode e l'altro) e una trama a tratti confusa, Blame è un manga dai gusti ricercati e incontrerà più il gusto di un pubblico di nicchia, se cercate un manga d'intrattenimento forse vi conviene guardare altrove.
Complice dell'astrusità dell'opera è il "mondo" in cui Nihei ambienta quasi tutte le sue opere: apparentemente infatti l'autore colloca Blame nello stesso universo di Abara e Knights of Sidonia e altre sue serie, in quanto in tutti questi manga ci sono degli elementi ricorrenti; ma ciò non ci aiuta molto a risovere i vari arcani della serie, pobabilmente perchè Nihei ha in serbo molte altre storie con cui riempire i buchi temporali tra un'opera e l'altra.
(...Si spera!).
Nel 2002 è stata realizzata una serie di 6 OAV di durata di pochi minuti ciascuno che riprendono le scene "chiave" della storia; una sorta di bignami in formato animato; ma anche qui ci troviamo di fronte ad una "narrazione" (hahaha) parecchio criptica e il principale motivo per guardarli è l'impatto grafico (realizzato magistralmente).
Vi posto il link del primo OAV della serie, il resto lo trovate sub ita (hahahaha) su youtube -libera da diritti in quanto non ancora uscita in Italia- http://www.youtube.com/watch?v=9h8P0u5zdno
In conclusione: Blame è un'opera visionaria, che merita
moltissimo per i disegni e l'inventiva, con una trama onirica sospesa tra
sogno e realtà (virtuale) che a tratti diverrà un agghiacciante incubo cyberpunk...
(Ma quindi, i personaggi del mondo di Blame, sognano pecore elettriche?
non lo so, ma se la risposta è si devono fare una paura fottuta!)
Autore: Tsutomu Nihei
Edito da: Planet Manga
Prezzo: 12,90€
Pagine: 424
Volumi: 5 (serie conclusa)
Reperibilità: 3,5/5
Voto sull'opera: 3,5/5
P.s. alcune malelingue insinuavano che il mio post settimanale non sarebbe stato fatto per tempo, invece, eccolo puntual--- entro tempo massimo! (N:3 - T:2)
Dopo quattro numeri usciti in Italia, mi sono deciso a fare una mini-recensione-fatta-male di Wolverine & Gli X-Men. Ho aspettato così tanto non perchè non ami il personaggio o perchè le storie contenute nel mensile siano brutte, anzi son storie di un certo spessore, ma per il semplice motivo che Wolvie, ormai, mi ha un po' rotto (ERETICO DI MERDA!!! AL ROGO!!!).
Cioè, non mi ha rotto il personaggio in sè, ma l'uso che si fa di lui...appare ovunque...e penso che usare così tanto un eroe, per quanto di spessore come l'artigliato canadese, possa sminuirne il valore. Così, per caso, mi sono messo a contare le serie in cui fa tappa fissa Logan, ve le elenco: X-men, Wolverine & Gli X-Men, X-Force, Wolverine (la sua serie da solista), Avengers, New Avengers (ebbene sì, come Spidey, anche lui milita in entrambe le formazioni), senza contare i vari spin-off e le mille apparizioni che fa nelle altre testate dedicate al sotto-mondo mutante o Marvel in generale.
Tornerò comunque dopo su questa premessa, adesso farò una mini-recensione-fatta-male di Wolverine & Gli X-men: belle storie, nulla da dire, si respira quella sana aria retrò, che a me piace tanto, e si strizza anche l'occhio al futuro mutante. Umorismo, azione e colpi di scena (a volte veramente inaspettati), si amalgamano perfettamente in un mix che lascia il lettore soddisfatto, i disegni sono eccellenti e il ritmo incalzante. Il gruppo di nabbi che Wolverine si è portato alla scuola, poi, è qualcosa di fenomenale: si passa da quel finto anarchico di Kid Omega, sempre pronto a destabilizzare il potere dei professori della scuola, alla assoluta apatia del "cucciolo buono" della covata Brod. Dovessi dare un voto a quello che ho letto fino adesso della nuova scuola mutante dedicata a Jean Grey, sparerei, senza tanti problemi, un bel 7, forse anche 7/8 per la costanza nei risultati.
Adesso torno un secondo su Wolverine e il suo nuovo potere mutante: l'ubiquità (come accennato, scherzosamente, anche da alcuni autori Marvel). No, perchè, l'altra sera stavo steso a letto senza fare una mazza (normale per il sottoscritto) ed ho iniziato a fantasticare sui vari usi che si potrebbero fare di Logan, anche fuori dal solito Marvel Universe...
Ve lo vedete Wolverine a gareggiare a Hell's Kitchen!?!?
Gordon Ramsay: "DUE MINUTI PER IL FILETTO!"
Logan: "Sì, chef!"
Dopo due minuti...
Ramsay: "E' crudo...E' CRUDOOOOOO!!! MI VUOI AVVELENARE!?!?"
Logan: "Scusi, chef, l'ho tagliato troppo presto..."
Ramsay: "Perchè lo hai fatto!?!?"
Logan: "Scusi, non è colpa mia...riflesso incondizionato..."
SNIKT!!!
Oppure, visto che la Casa Delle Idee e la Disney sono ormai culo e camicia (fortunatamente, vista la qualità dei film e dei fumetti proposti), immaginatelo a duettare con i vari big della Disney: WOLVERINE E I SETTE NANI, WOLVERINE E IL RE LEONE, WOLVERINE E LA SIRENETTA, con Logan nella parte dell'ormai defunto (accidentalmente accoltellato con tre colpi di arma bianca in un vicolo buio di Atlantide) e compianto Sebastian a cantare "In fondo al mar"...
basta, chiudo baracca e burattini e inizio a fare lo sceneggiatore per la Disney, ciao.
Salve a tutti, qui è Taku che parla,
prima di iniziare, una piccola premessa: ho ponderato a lungo su quale sarebbe potuta essere la mia prima recensione e alla fine ho optato per Devilman di Go Nagai, uno dei manga che più ha lasciato il segno nella storia del fumetto giapponese (e forse non solo quello...).
Devilman è stato scritto nel 1972, ispirato nella grafica dalle rappresentazioni dell'inferno dantesco di Gustave Doré (con alcune libertà "artistiche" tipiche dell'autore e particolarmente grottesce), tratta delle vicende di Akira Fudo, un giovane che, convinto dall'amico Ryo Asuka, si fonde con un demone di nome Amon per diventare il salvatore della razza umana dall'incombente invasione dei demoni esseri mostruosi con la capacità di fondersi con qualsiasi cosa e dai poteri straordinari.
Il manga parte in maniera abbastanza leggera per essere un horror e nel primo volume assomiglia quasi di più ad un fumetto d'azione, i cattivi vengono presi a mazzate e finiscono in un lago di sangue, mentre l'eroe, da gracilino e vigliacco diventa un duro che non vede l'ora di menar le mani.
prima
dopo
Da principio tutto sembra andare per il verso giusto ma, già dal volume due, con l'evolversi
degli eventi Akira dovrà affrontare avversità ben superiori alla
minaccia demoniaca che lo coinvolgeranno nel profondo, sia come Akira che cone Amon...
Il manga è caratterizzato da un'atmosfera cupa e di profonda sfiducia nei confronti dell'umanità, che l'autore ci racconta come una massa spaventata e selvaggia, che al primo vacillare della stabilità della società, rivela i suoi istinti più bassi. Anticipando di anni alcune tematiche del manga, che prima d'allora spesso avevano atmosfere decisamente più "distese" (Astroboy fu terminato nel 68 per intenderci), Go Nagai usa l'invasione delle orde demoniache come pretesto per parlarci di un'umanità marcia fino al midollo e senza speranze.
Ogni volume è un crescendo di oscurità e violenza, le situazioni diventano via via sempre più profonde fino ad un finale degno di un profeta biblico.
Oltre a tutto ciò c'è una scena in particolare che mi ha colpito, non vi farò spoiler perchè è probabilmente il momento più scioccante e traumatico di tutta la serie. Solo altre due volte mi sono imbattuto in un qualcosa di così sconvolgente in un fumetto. Nonostante adesso la scena in questione possa sembrare qualcosa di "comune" in un manga horror, bisogna metterla in relazione col periodo in cui l'opera fu pubblicata e, in ogni caso, per il modo in cui è gestita riesce ugualmente a fare il suo effetto sul lettore!
Altro? Si, come dice il titolo, Devilman è una delle colonne portanti del manga, non solo per essere stato il precursore della violenza letta da destra verso sinistra, ma perchè ha ispirato centinaia di autori sia per le trame che per i disegni. Date un'occhiata all'aspetto di Zetman o l'eclissi di Berserk. (Piccola nota: su Berserk c'è una scena che è UGUALE ad una di Devilman, è un riquadro solo ma la similitudine è impressionante!).
La lista potrebbe estendersi per molto ma mi limito a questi due titoli.
Tra l'altro, Yu Kinutani (illustratore di Leviathan e Kyokuto kitan) e Go Nagai, nel 2000 hanno scritto una sorta di spin-off della serie riguardante il finale del manga.
In conclusione, un manga eccezionale che merita sicuramente d'essere letto, dopo la lettura avrete in mano la chiave di lettura di molti altri manga moderni. Probabilmente vi capiterà più volte di riprendere in mano i volumi della serie per confrontarli con altri fumetti nipponici e cercare le analogie. Una lettura emozionante, avvincente, che non stanca mai e che a tratti riuscirà anche a commuovervi.
VOTO FINALE: 5/5
(ma tenete presente che questa è solo la mia umile opinione ;D)
Ah! e tenetevi alla larga come fosse peste bubbonica dal film live action! E' pura spazzatura!
Sotto costante pressione di un caro amico, mi sono ritrovato a leggere LANTERNA VERDE quella del nuovo universo DC, quella di NEW 52. Le prime impressioni sui primi tre numeri sono state molto al di sopra di quanto la mia mente potesse immaginare, il mio lato puramente nerd ne è stato molto colpito; la qualità delle storie è medio-alta, la sceneggiatura è fantastica, i disegni buoni ed ogni numero resti a bocca aperta e brami l'uscita di quello successivo. Giuro che non credevo che un supereroe come Lanterna Verde potesse entusiasmarmi così tanto. Per questo ringrazio il mio caro amico.
In terra italica LV è stampato dalla Lion, per chi non lo sapesse e contiene al suo interno tre storie dedicate al Corpo delle Lanterne, storie legate tra loro, per ora, solo dall'appartenenza dei protagonisti al "corpo di polizia spaziale". Leggendo il mensile, però, oltre che avere una visuale a 360 gradi sul Corpo delle Lanterne, avrete anche modo di affezionarvi e amare alcuni singoli personaggi (da questo momento il post conterrà messaggi subliminali), come Sinestro o Guy Gardner.
Questo bellimbusto, Guy Gardner, vestito da paninaro anni '80, con un taglio di capelli schifosissimo e un sorriso da schiaffi in faccia, diventerà uno dei vostri personaggi preferiti in assoluto, perchè -SINESTRO E' UN FIGO- è la Lanterna Verde umana più simpatica, rissosa, idiota e stupida che esista. Volete un esempio?
E questa è solo un'immagine presa a caso da Googl -SINESTRO E' UN FIGO-!
Poi, senza fare nessuno spoiler, Sinestro, un essere rosa, con un baffetto improponibile e una stempiatura degna di Vegeta vi farà gridare -SINESTRO E' UN FIGO- al capolavoro. Sì, Lanterna Verde, il mensile, è un capolavoro solo per la sua presenza.
Sinestro ha quasi lo stesso carisma di Batman, forse forse sono -SINESTRO E' UN FIGO- alla pari, è un personaggio pieno di cattiveria, intelligenza, passione, senso del dovere, brama di potere e puzza sotto il naso che ogni volta che lo vedi in una singola vignetta -SINESTRO E' UN FIGO- stai contemporaneamente pensando "brutto stronzo", "muori" e "sei un grande". E' la somma di quello che dovrebbe essere un supercattivone, uno stratega militare e un semidio amalgamati nel corpo del più stronzo dei vostri amici.
Fidatevi, finirete per leggere LV solo per vedere cosa si inventa il Vegeta furbo della DC Comics, ve lo assicuro.
Comunque, vi lascio in pace, spero -SINESTRO E' UN FIGO- che vi sia piaciuta questa nuova mini-recensione-fatta-male e vi saluto.
Salve a tutti,
non sapevo che fumetto recensire per primo nel nostro blog, ero indeciso tra WOLVERINE & GLI X-MEN o DEVIL E I CAVALIERI MARVEL, ma alla fine ho optato per il mio eroe (ho tolto la desinenza "super" volutamente) preferito: BATMAN.
Ho avuto modo in questi tre mesi di leggere ed appassionarmi al nuovo ciclo narrativo di Batman e dei suoi comprimari, dopo il bellissimo e complicatissimo (incasinato per chi non lo avesse seguito tutto bene) lavoro di Morrison sul Cavaliere Oscuro. Sì, parlo di tutti quei numeri in cui Bruce impazzisce, viene braccato dal Guanto Nero, muore, lascia il mantello/fardello di Batman alla mercè di chiunque (poi verrà preso dall'incopetente di Dick Grayson/Nightwing) e ritorna più paranoico di prima. Insomma, per chi avesse un minimo di cultura batmaniana parlo di quell'arco narrativo odiato/amato/odiato/riamato/non ci capisco nulla/boh da tutti i batfan del mondo; ecco, proprio in quel lungo periodo di storie si riesce a scorgere il Batman oscuro, ossessivo e conscio del fardello che porta sulle spalle a cui ci eravamo abituati, in quelle storie Bruce Wayne quasi non esiste come entità, esiste solo Batman, ma in NEW 52 tutto cambia.
NEW 52, il fantomatico reboot di casa DC Comics, voleva portare una ventata di aria fresca, rilanciando e riscrivendo la storia di tutte le testate della casa editrice (52, per l'appunto, negli states) e ci riesce perfettamente.
Il lavoro fatto su Batman è un cambiamento quasi radicale dello status quo del personaggio. Batman non è più l'ego dominante di Bruce Wayne, la parte del suo Io che lo ha fatto impazzire, ma il mezzo con cui Wayne arriva al suo scopo: difendere Gotham a tutti i costi. Leggerete di un Bruce Wayne più pacato, ironico, propositivo e mondaiolo di prima, un personaggio che sa quel che vuole e sa quel che fa, mentre usa il mantello per togliersi di dosso l'oscurità che lo circonda.
Anche Batman è cambiato, si capisce chiaramente, vedendolo in azione, che sotto quella maschera c'è un uomo e non più un "mito urbano".
Batman lotta, si dispera, gioca sporco e, a volte, fallisce proprio come una persona normale, hanno umanizzato il personaggio, rendendolo più attuale e realistico di prima (se di realismo si può parlare in un fumetto).
La ventata di aria fresca voluta dalla DC sta proprio in questo: dare al lettore qualcosa che prima non aveva mai visto. Il successo di questo fumetto è dato dalla nuova caratterizzaione di Batman, Bruce Wayne e tutti i comprimari di questo fantastico universo...ALFRED E' SEMPRE PIU' UN GRANDE!
In soldoni sono rimasto piacevolmente stupito dalla piega presa da questa serie, il mio voto non può che essere un meritato (rullo di tamburi): 10.