Salve a tutti, qui è Taku che parla,
prima di iniziare, una piccola premessa: ho ponderato a lungo su quale sarebbe potuta essere la mia prima recensione e alla fine ho optato per Devilman di Go Nagai, uno dei manga che più ha lasciato il segno nella storia del fumetto giapponese (e forse non solo quello...).
Devilman è stato scritto nel 1972, ispirato nella grafica dalle rappresentazioni dell'inferno dantesco di Gustave Doré (con alcune libertà "artistiche" tipiche dell'autore e particolarmente grottesce), tratta delle vicende di Akira Fudo, un giovane che, convinto dall'amico Ryo Asuka, si fonde con un demone di nome Amon per diventare il salvatore della razza umana dall'incombente invasione dei demoni esseri mostruosi con la capacità di fondersi con qualsiasi cosa e dai poteri straordinari.
Il manga parte in maniera abbastanza leggera per essere un horror e nel primo volume assomiglia quasi di più ad un fumetto d'azione, i cattivi vengono presi a mazzate e finiscono in un lago di sangue, mentre l'eroe, da gracilino e vigliacco diventa un duro che non vede l'ora di menar le mani.
prima
dopo
Da principio tutto sembra andare per il verso giusto ma, già dal volume due, con l'evolversi degli eventi Akira dovrà affrontare avversità ben superiori alla minaccia demoniaca che lo coinvolgeranno nel profondo, sia come Akira che cone Amon...
Il manga è caratterizzato da un'atmosfera cupa e di profonda sfiducia nei confronti dell'umanità, che l'autore ci racconta come una massa spaventata e selvaggia, che al primo vacillare della stabilità della società, rivela i suoi istinti più bassi. Anticipando di anni alcune tematiche del manga, che prima d'allora spesso avevano atmosfere decisamente più "distese" (Astroboy fu terminato nel 68 per intenderci), Go Nagai usa l'invasione delle orde demoniache come pretesto per parlarci di un'umanità marcia fino al midollo e senza speranze.
Ogni volume è un crescendo di oscurità e violenza, le situazioni diventano via via sempre più profonde fino ad un finale degno di un profeta biblico.
Oltre a tutto ciò c'è una scena in particolare che mi ha colpito, non vi farò spoiler perchè è probabilmente il momento più scioccante e traumatico di tutta la serie. Solo altre due volte mi sono imbattuto in un qualcosa di così sconvolgente in un fumetto. Nonostante adesso la scena in questione possa sembrare qualcosa di "comune" in un manga horror, bisogna metterla in relazione col periodo in cui l'opera fu pubblicata e, in ogni caso, per il modo in cui è gestita riesce ugualmente a fare il suo effetto sul lettore!
Altro? Si, come dice il titolo, Devilman è una delle colonne portanti del manga, non solo per essere stato il precursore della violenza letta da destra verso sinistra, ma perchè ha ispirato centinaia di autori sia per le trame che per i disegni. Date un'occhiata all'aspetto di Zetman o l'eclissi di Berserk.
(Piccola nota: su Berserk c'è una scena che è UGUALE ad una di Devilman, è un riquadro solo ma la similitudine è impressionante!).
La lista potrebbe estendersi per molto ma mi limito a questi due titoli.
Tra l'altro, Yu Kinutani (illustratore di Leviathan e Kyokuto kitan) e Go Nagai, nel 2000 hanno scritto una sorta di spin-off della serie riguardante il finale del manga.
In conclusione, un manga eccezionale che merita sicuramente d'essere letto, dopo la lettura avrete in mano la chiave di lettura di molti altri manga moderni.
Probabilmente vi capiterà più volte di riprendere in mano i volumi della serie per confrontarli con altri fumetti nipponici e cercare le analogie.
Una lettura emozionante, avvincente, che non stanca mai e che a tratti riuscirà anche a commuovervi.
VOTO FINALE: 5/5
(ma tenete presente che questa è solo la mia umile opinione ;D)
Ah! e tenetevi alla larga come fosse peste bubbonica dal film live action! E' pura spazzatura!
P.s.
Taku: 1
Nicola: 2
Nicola: 2
Sto recuperando ;P
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