martedì 14 maggio 2013

DUE RIGHE SU: EVIL DEAD, IL REMAKE

Si insomma, questo è il blog di una fumetteria, mi sembra giusto che gli ultimi ventordici post siano sul cinema... Oh bhe!



Si diceva, domenica sono andato a vedere Evil Dead, o come è ri-arrivato da noi La Casa. Bel film, mi è piaciuto davvero molto, direi che è il primo horror -recente- in tanti anni che a fine visione mi ha lasciato così soddisfatto.
Non credo ci sia bisogno di spiegarlo ma nel dubbio Evil Dead del 2013 è il remake dell'omonimo film che fece storia negli sfavillanti anni '80, alla regia all'epoca vi era Sam Raimi e davanti alla telecamera il leggendario Bruce Campbell. Ora, per tutti gli appassionati del genere mi auguro che abbiate visto la serie originale in quanto è un must, una commistione di horror, commedia e follia.
Il primo Evil Dead fu girato in economia, con pochissimi mezzi. La trama riguarda un gruppo di amici in vacanza che trovano nella casa dove soggiornano un libro scritto col sangue e rilegato in pelle umana, il Necronomicon, con all'interno dei rituali per evocare antichi demoni dall'oltretomba, il tomo viene letto e il male inizia a scorrazzare nella foresta, dando la caccia ai protagonisti.


il vecchio Necronomicon

Il seguito, Evil Dead II è uno strano esempio di cinema, in quanto più che un effettivo proseguo è più una rilettura del primo film. Nei primi cinque minuti viene raccontato che Ash è andato nella casa solo con la fidanzata che sarà costretto ad uccidere e nel resto del film dovrà vedersela da solo contro le creature evocate dal libro.
Ciò che ha reso unici questi film era l'ironia e l'abbondanza di scene grottesche & inusuali (l'indimenticabile scena delle piante/hentai tentacle o la mano mozzata e posseduta di Ash che prima di scappare nel muro gli piazza un bel dito medio).



Fare un remake di questi film sarebbe stato parecchio difficile, soprattuto dal momento che non c'è una vera continuità tra i due e che molte situazioni si presentavano in maniera piuttosto incoerente; la soluzione adottata nel remake quindi è stata probabilmente la migliore:
Unirli assieme e rimescolare le carte in tavola.

Ok, fermi tutti, SPOILER ALERT! se volete vedere il film e siete preoccupati che vi sveli troppo venire a leggere questa seconda parte dopo essere tornati dal cinema.

 Questa volta, dopo l'intro che vede una ragazza che viene arsa viva nello scantinato di una casa dal padre e un gruppo di assai poco rassicuranti villici in quanto posseduta dal demonio, la storia parte con un gruppo di quattro amici che si riuniscono per aiutare Mia, sorella minore del protagonista David, a smettere di drogarsi e si ritrovano nella vecchia casa nel mezzo di un bosco della famiglia dei due.
Nel frammentre, uno dei membri del gruppo, Eric, trova nello scantinato, assieme ai resti di qualche inquietante rito magico, un libro rilegato con della pelle e scritto in una lingua antica, pieno di avvertimeti scritti a caratteri cubitali del tipo "NON USARE QUESTO LIBRO, NON LEGGERLO, NON PRONUNCIARE LE PAROLE AL SUO INTERNO -e già che ci siamo- NON PENSARE AL GRANDE ELEFANTE ROSA CON LE ALI LILLA CHE VOLA A VELOCITA' SUPERSONICA SPARANDO LASER DAGLI OCCHI!".
il nuovo Necronomicon Libro dei morti


Ora che tutti avete bene in mente l'elefante potete immaginare come la vicenda si sia evoluta.
 Mia quindi viene posseduta da questa presenza (che "appare" nello stesso modo dei vecchi film, ossia una corsa in POV verso la vittima) e da quel momento in poi inizia il gran trionfo di sangue è smembramenti.
Mia prima inizia a lesionare se stessa con una doccia bollente dopo essere tornata dal bosco e aver detto al gruppo che la foresta "l'ha assalita" (eeeeeeh già) poi, nel momento che si rendono conto che è effettivamente posseduta e non sotto l'effetto dell'astinenza la rinchiudono in cantina, ma serve a poco:
Chi è entrato in contatto con lei è diventato a sua volta "veicolo" per la presenza che distruggerà i malcapitati, cercando di arrivare a cinque sacrifici, il numero necessario per farsi carne e tornare quindi a camminare sulla terra.

Come si diceva prima, alcune dinamiche sono state cambiate ma ciò che mi ha colpito maggiormente è che in un modo o nell'altro tutte le scene che hanno reso memorabili i vecchi Evil Dead sono rimaste, dal taglio della mano putrescente, la frase per evocare il demone, le scene in POV, come il medaglione che Ash regala alla fidanzata (qui regalo di David alla sorella), le parti in cui il posseduto di turno parla con più voci contemporaneamente, il ponte distrutto (qui il fiume da guadare che va in piena), la motosega e il "ti divorerò l'anima!" "divora questo!"; e in più sono state aggiunte nuove scene deliziosamente aggiaccianti.


il vecchio fatto a nuovo


il nuovo che impara dal vecchio

Forse l'unica pecca sono proprio i protagonisti, il problema è che a parte a Mia ci si affeziona poco ma suppongo che sia naturale se messi a confronto con il carisma di Bruce Campbell.


In generale, gli effetti in CG sono limitati al minimo necessario, molta della violenza e del sangue sono buoni vecchi e sani effetti artigianali, decisamente più d'impatto e grotteschi; la trama è ben scritta e il film fila senza buchi di trama o narrazione. Un puro horror vecchio stile senza mostri ridicoli o sciami di animali ritardati.


Bottom line, commento finale al film:

Alla prossima!


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